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Il baluardo Cornaro è il primo e il maggiore dei due grandi ba­stioni progettati per Padova dall'architetto veronese Michele Sanmicheli. Eretto nel 1539-1540, quand'era capitano di Padova Girolamo Cornaro, da cui prende il nome, rimane più un pericolo che una difesa per la città fino al 1556, quando, a carico del territorio soggetto, è completato il terrapieno interno, allargando la fossa sui fianchi. Si attesta a metà della lunga cortina rettilinea che dal rientrante dei molini dei Gesuiti (in gran parte demolito nella seconda metà del ‘900 con la costruzione del polo ospedaliero) giunge fino alle gradelle di San Massimo. La larghezza della gola lungo la cortina è di ben 105 m, mentre i fianchi misurano 42-44 m e le facce esterne 58-60. L'angolo fiancheggiato tra le facce è di 120°, quasi uguale agli angoli di spalla tra ciascun fianco e la faccia contigua. I raccordi tra fian­chi e facce laterizie sono arrotondati, mentre l'angolo tra le facce è rivestito di pietra. Sopra il cordone della faccia meridionale si conservano alcuni resti della cornice in pietra istriana di un leone marciano rimosso o di una lapide.

Lungo ogni fianco è ricavata una piazza bassa a cielo aperto con i lati brevi arrotondati. Oggi la situazione è stravolta dalla presenza della Clinica Neurologica, che ha sostituito il pre­cedente reparto Tubercolosi. La piazza bassa orientale è stata coperta, men­tre quella occidentale è adibita a parcheggio.

Ciascuna piazza bassa era dotata di due cannoniere affiancate e di una galleria di accesso indipendente sotto il terrapieno. Un'altra galleria di collegamento tra le piazzebasse avrebbe potuto fungere da contromina.

All'esterno del bastione e del tratto di cortina che da esso prosegue in direzione nord est, verso il torrione del Portello Vecchio (Buovo), si conserva quasi inalterata e priva di edifici la fossa, ovvero la larga fascia di terreno allagabile in caso di necessità, che circondava in origine tutta la cerchia delle mura veneziane.

(testo tratto da A. Verdi, Porte, bastioni, cortine, in G. Mazzi, A. Verdi, V. Dal Piaz, Le Mura di Padova, Il Poligrafo 2002, con integrazioni)

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L'esterno

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La piazzebassa est

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La piazzebassa ovest

Cornaro piazzabassa