Il 14 maggio 1509 le truppe francesi appartenenti alla Lega di Cambrai, promossa l'anno precedente contro Venezia dal Papa Giulio II e comprendente Francia, Spagna, Impero e altri stati minori italiani, infliggono alla Serenissima una inattesa quanto dolorosa sconfitta, cui segue una rotta che mette a repentaglio la stessa sopravvivenza della Repubblica, che perde tutto il territorio dello Stato da Terra e tutte le città, ad eccezione di Treviso, ma inclusa Padova. La Lega arriva dunque a un passo dall'attuare il proposito del papa e dei collegati della Lega, che è quello di cancellare la Repubblica dallo scenario politico e spartirsene i territori.  Per fortuna di Venezia, i francesi non compiono l'ultimo atto, l'occupazione della città, che spetta a Massimiliano I. L'imperatore deve però attendere l'arrivo delle sue potenti artiglierie e le operazioni hanno un provvidenziale arresto. Della pausa insparata approfotta il provveditore generale Andrea Gritti, che il 17 luglio con un abile colpo di mano riprende Padova e qui organizza l'estremo tentativo di salvare Venezia da una fine che viene ormai data per certa.

Nell’estate del 1509 i Veneziani, sotto la direzione del Gritti, con l’ausilio della popolazione di Padova e dei “rusteghi” del contado, elaborano un complesso disegno difensivo per impedire una nuova caduta della città in mano imperiale, riadattando il perimetro esterno delle mura carraresi per rispondere, per quanto possibile, alle nuove esigenze di difesa imposte dalle artiglierie. Le mura medievali, inutilmente alte e turrite, vengono abbassate e rinforzate all'interno da terrapieni per meglio assorbire i colpi dell'arrtiglieria. Nei punti più delicati vengono eretti in fretta dei bastioni provvisori in terra, contenuti da palizzate in legno, per appostarvi le artiglierie e meglio proteggere le mura. All'interno e all'esterno della cinta vengono scavati nuovi fossati, mentre si dà inizio all'abbattimento di tutti gli edifici e persino gli alberi ad alto fusto esistenti attorno alla città: il guasto, così è definita l'opera, sarà poi completato negli anni successivi per la profondità di un miglio.

Nella seconda metà di quel settembre 1509 ha luogo l’epico scontro al bastione della “Gatta”, che vedrà le forze veneziane assediate respingere gli attacchi delle truppe dell’imperatore Massimiliano, che sarà costretto a rinunciare a conquistare Padova.
Grazie a questo successo Venezia avrà il tempo di riprendersi dallo shock della sconfitta di Agnadello, riorganizzarsi e riconquistare gradualmente il proprio dominio, grazie anche ai cambi di alleanze che si verificheranno nella compagine avversaria di lì a poco.

Il complesso fortificato provvisorio, realizzato così efficacemente in appena due mesi scarsi di lavoro, impiegando ogni uomo disponibile, sarà all’origine della costruzione del sistema bastionato di Padova, iniziata nel 1513, alla fine delle operazioni belliche, e completata nel quarantennio successivo.

Altre pagine sull'argomento

- Cronologia dell'assedio di Padova

Link esterni:

- Agnadello, la battaglia che segnò il destino di Venezia, di Giuseppe Gullino

- La battaglia di Agnadello - 14 maggio 1509, documentario di Mario Traxino

- Le bandiere veneziane conquistate dagli svizzeri nella battaglia di Agnadello e conservate nel museo di Appenzell, di Massimo Predonzani

Letture consigliate:

- Il leone, l'aquila e la gatta. Venezia e la Lega di Cambrai. Guerra e fortificazioni dalla battaglia di Agnadello all’assedio di Padova del 1509, di Angiolo Lenci, ediz. Il Poligrafo, 2002
Le vicende che portarono alla stipula della Lega di Cambrai, alla sconfitta di Agnadello e all'assedio di Padova.
Con ampia bibliografia ragionata.

- Storia della guerra della Lega di Cambrai, di Giovan Francesco Buzzaccarini, a cura di Francesco Canton, Editoriale Programma, Padova 2010.
La guerra e l'assedio di Padova visti da un padovano di parte imperiale.

- Assedio! Padova 1509, di A. Greco, C. Ravazzolo e F. Saggiorato, S.A.R.G.O.N., Padova 2010
Riporta il testo integrale e una trascrizione moderna di La Obsidione di Padua di Bartolomeo Cordo, poemetto edito nel 1510, scritto da un probabile testimone oculare.

- L'Assedio di Padova dell'anno 1509 in correlazione alla guerra combattuta nel Veneto dal maggio all'ottobre, di Polibio Zanetti, estratto da Nuovo Archivio Veneto, t. II, parte I, Tip. Fratelli Visentini, Venezia 1891
Il primo studio approfondito sull'argomento, ancora molto utile per l'ampia documentazione, con estratti della Corrispondenza dei Provveditori, etc.

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