L'attività del Comitato Mura


L'attività del Comitato Mura nel corso degli anni si è indirizzata verso tre campi d'azione principali:

Attività scientifica, di ricerca storica, studio, rilievo e analisi sul campo, i cui risultati confluiscono successivamente negli altri campi di intervento

Attività di divulgazione della conoscenza delle mura di Padova e delle strutture fortificate in genere, anche in collaborazione con enti e altre associazioni, che si è di volta in volta articolata in:

- pubblicazione di saggi e studi
- interventi sulla stampa locale e nazionale
- allestimento di mostre fotografiche e documentarie
- organizzazione di convegni di studio
- organizzazione di cicli di conferenze
- visite guidate per il pubblico adulto
- specifiche attività didattiche per la scuola

Per informazioni dettagliate sulle attività divulgative svolte dal 1976 a oggi consultare la sezione Archivio

Attività di consulenza, proposta e stimolo nei confronti delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle strutture fortificate della città di Padova (Amministrazione comunale, quartieri, Soprintendenze).

Da qualche anno il Comitato Mura svolge un'attività di consulenza e proposta, ovviamente a carattere non vincolante, regolata da apposita convenzione con l'Amministrazione comunale, che ha permesso di evitare che su altri bastioni si ripetessero episodi di ricostruzione o nuova costruzione, come avvenuto in un recente passato.

 

Principali iniziative attuate dal Comitato Mura

Storicamente, le prime iniziative del Comitato Mura hanno riguardato in primo luogo la sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni sulla necessità di salvare, materialmente, le mura veneziane, all'epoca in stato di compoleto abbandono, e quel poco che rimaneva delle mura medievali, in particolare il tratto in Riviera Tito Livio, minacciato di distruzione in occasione della realizzazione di un garage, a fine anni settanta (e salvato proprio dall'intervento di Italia Nostra e del Comitato Mura).

Il carattere di organismo di intervento è rimasto nel dna dell'associazione, che non a caso ha conservato la denominazione di "comitato", ma si è da subito articolata in più direzioni, delle quali l'attività scientifica è un po' la spina dorsale. Ricerche d'archivio, studi scientifici ed esplorazioni sul campo hanno portato alla pubblicazione di opere di riferimento sulle mura di Padova come "Le Mura Ritrovate" (1987), che accompagnava la omonima mostra sulle mura medievali, e "Le Mura di Padova" (2002) dedicata alla cinta rinascimentale. In tempi recenti l'attività editoriale si è andata intensificando, con l'avvio da un lato di una collana di monografie scientifiche, dedicate a singoli manufatti o aspetti della storia delle mura: "Il Castelnuovo di Padova, la fortezza mancata" (2011), "Raggi di Sole sulle mura di Padova. Scuole e strutture ospedaliere per la cura della tubercolosi" (2013) e "Il torrione Alicorno, caposaldo meridionale delle mura di Padova" (2015); dall'altra inaugurando, con "Mura di Padova. Guida al sistema bastionato rinascimentale" (2013), una serie di guide, la seconda delle quali, dedicata alle mura medievali, è attualmente in preparazione e uscirà a fine 2016.
Nel 2014 la mostra "Padova è le sue mura" ha poi offerto l'opportunità di pubblicare una serie di studi nel catalogo e una concisa stroria per immagini nella guida breve.

Nel campo dell'analisi e dei progetti di recupero e riqualificazione, il Comitato Mura ha prodotto gli unici due studi complessivi che abbiano riguardato la cinta rinascimentale, il primo dei quali, “Sistema bastionato di Padova. Analisi e proposte”, elaborato nel 1986 su incarico del Consiglio di Quartiere n. 1 - Centro Storico, è di recente confluito in un più ampio e aggiornato Piano per il "Parco delle mura", elaborato su richiesta dell'Amministrazione comunale nel 2014 e da questa adottato nel 2015 e che dovrebbe costituire l'ossatura del piano di interventi che essa si propone di attiuare nel corso dei prossimi anni.

Le esplorazioni pionieristiche degli spazi interni di numerosi bastioni, svolte fin da fine anni Settanta in collaborazione con il Gruppo Speleologico Padovano CAI, che già avevano costituito la premessa al restauro, fra gli altri, del torrione Alicorno, a partire dal 2009 si è strutturata in un progetto permanente, Padova Sotterranea: le mura, che sta attuando l'esplorazione e il rilievo sistematici di spazi ancora poco noti, permettendo anche qualche autentica scoperta, come gli ambienti interni del torrione dell'Arena, che sembra verranno presto recuperati e resi accessibili.

D'altra parte, seppure con interruzioni dovute al succedersi di amministrazioni diverse, il Comitato Mura svolge da anni una intensa attività di consulenza e proposta per il Settore Edilizia Monumentale del Comune di Padova. Attività regolata da apposita convenzione con l'Amministrazione comunale, che consiste nella valutazione dei progetti di restauro e manutenzione predisposti dal Settore: valutazione che ovviamente non ha carattere vincolante per l'Amministrazione, ma che, se non ha potuto evitare interventi assai discutibili come quello sul torrione Santa Giustina, ha però portato a risultati complessivamente assai positivi per entrambe le parti, in modo particolarmente esemplare nel caso della porta Ognissanti.

La vicenda del restauro del Santa Giustina ha indotto l'associazione a organizzare nel 2007 assieme a Italia Nostra un convegno sul tema: "Le strutture difensive: conservazione o restauro?", momento culminante di una serie di iniziative pubbliche sull'argomento proposte alla cittadinanza nel corso degli anni e fin dagli inizi dell'associazione. I temi della conservazione e del restauro di recente hanno poi trovato uno spazio istituzionale all'interno dei cicli di conferenze Urbs Ipsa Moenia..

Nel campo della divulgazione l'associazione ha operato nelle forme più disparate, ma in particolare mediante frequenti serie di visite guidate alle due cinte di mura, che a partire dal 2011 hanno infine assunto il carattere di un vero e proprio servizio pubblico, articolato in un ciclo continuo di dieci tappe, per un totale di quattro cicli completi l'anno, che impegnano l'associazione per quaranta domeniche.
Altre visite vengono organizzate in occasione di cicli di conferenze, anche a monumenti diversi dalle mura oppure a fortificazioni di altre città, spesso in collaborazione con altre associazioni, come la Società Archeologica veneta, Italia Nostra o il FAI, con il quale è stata particolarmente intensa l'attività di apertura al pubblico del castello cararrese, ogniqualvolta ciò è stato possibile.

Innumerevoli le conferenze che fin dai suoi inizi il Comitato Mura ha organizzato, intorno alle mura, ma anche a più ampio raggio intorno alla città, alla sua architettura e alla sua storia, anche in collaborazione con l'Amministrazione comunale, con enti e con altre associazioni. Dal 2010 un ciclo di conferenze annuale (ma anche più di uno, come è avvenuto nel 2015), sotto il titolo Urbs Ipsa Moenia, tenuto presso la Sala degli Anziani del municipio, propone le acquisizioni più recenti sulla storia, le caratteristiche e lo stato attuale delle fortificazioni della città e di quanto le circonda e le coinvolge, focalizzando l'attenzione di volta in volta su un tema monografico. Un secondo ciclo regolare, "Non solo mura", che si svolge presso la sede dell'associazione, spazia, come suggerisce il titolo, su argomenti che esulano dal tema generale delle mura e talvolta anche dall'ambito strettamente padovano.

Un aspetto particolare della storia delle mura di Padova è stato poi sviluppato in modo speciale negli ultimi anni, con l'istituzione di due "giornate della memoria", accompagnate dalla pubblicazione di due volumetti, dedicate a due tragedie di cui sono stati teatro due diversi bastioni, usati improvvidamente come rifugi antiaerei nelle due guerre mondiali e colpiti nel corso di bombardamenti: l'11 novembre 1916 il bastione della Gatta e l'8 febbraio 1944 l'Impossibile.

Un ruolo importante nella diffusione della conoscenza delle mura di Padova hanno avuto le numerose mostre, grandi e piccole, che l'associazione ha allestito nel corso degli anni. Proprio da una piccola mostra all'interno di una scuola media ha preso avvio nel 1976 l'attività del Comitato Mura. E alla già ricordata "Le mura ritrovate" è legata la riscoperta delle mura medievali di Padova. In tempi recenti, nel 2009 è stato ricordato, con una mostra documentaria itinerante, il 500° anniversario dell'assedio di Padova del 1509, seguito alla disfatta veneziana di Agnadello, mentre al Cinquecentenario dell'inizio della costruzione delle mura veneziane è stata dedicata nel 2014 una importante mostra, significativamente intitolata "Padova è le sue mura", ospitata ai Musei Civici agli Eremitani e curata in collaborazione dal Comitato Mura e dal Settore Musei e Biblioteche del Comune, accompagnata da un catalogo e da una guida breve, già ricordati.

Notevole sviluppo ha avuto negli anni più recenti l'azione di stimolo alla conoscenza e al riuso compatibile delle mura attraverso forme diverse d'arte e di spettacolo, con il proposito di evitare che le mura diventino semplice scenario passivo, seppure suggestivo, di spettacoli ad esse sostanzialmente indifferenti, ma facendo invece dello spettacolo stesso un veicolo di conoscenza. Non in senso meramente didascalico o didattico, ma stimolando gli artisti a mettersi in rapporto con le mura, con la loro storia e con le storie che le hanno viste protagoniste. Una via già intrapresa in passato, in modo non sistematico, con singoli spettacoli o partecipando a manifestazioni come "Porta Cortese" o "I Teatri delle Mura", ma che negli ultimi anni ha visto il Comitato Mura farsene direttamente promotore e ideatore, con le due edizioni di "Le mura disvelate", nel 2012 e nel 2013, in collaborazione con Tam Teatromusica, cui è seguito "A Wall Play", con i Teatri TOP e, nel campo dell'arte contemporanea, "Passaggi Artistici - Connessioni", con l'Assessorato alla Cultura e Teatro Laterale.
Esperienze destinate ora (2016) a confluire nell'ambizioso progetto di un Museo Multimediale delle Mura, uno dei progetti vincitori del bando Culturalmente della Fondazione Cariparo, che si propone di narrare le mura, la loro consistenza architettonica e la loro storia, limitando al massimo l'esposizione di oggetti o pannelli e facendo invece ricorso a mezzi di comunicazione visiva e sensoriale aggiornati, seguendo una tendenza del resto molto presente nell'allestimento anche di musei di tipo tradizionale.

Particolare attenzione, anche in questo caso fin dalle origini dell'associazione, è infine dedicata all'attività didattica in collaborazione con le scuole, per le quali sono state attuate iniziative specifiche, rivolte sia agli insegnanti, come i corsi di aggiornamento sulle mura, la loro storia e i più diversi aspetti e problematiche a esse collegati, sia direttamente agli studenti, come lezioni e visite guidate. A supporto delle attività sono stati predisposti appositi materiali didattici. Non è un caso che nel progetto appena ricordato di museo multimediale sia coinvolta una scuola, il Liceo Artistico Modigliani.
Parallelamente, si è intensificata negli ultimi anni l'attività di assistenza agli studenti universitari di vario indirizzo, interessati a studiare le mura. Di particolare rilevanza la collaborazione con l'Università IUAV, che per vari anni ha visto un buoi numero di studenti cimentarsi con il tema del Parco delle mura, divenuto cruciale, nel momento in cui la nuova amministrazione ha posto al centro dei suoi progetti per la città proprio la valorizzazione delle mura e la realizzazione del Parco.


Per informazioni dettagliate sulle iniziative, le pubblicazioni e le altre attività svolte dal Comitato Mura negli anni scorsi, consultare la sezione Archivio.

(U.F., ultimo aggiornamento: dicembre 2015)