Un'ora (e mezza) di storia e storie

al Castello Carrarese

narrazioni a cura del Comitato Mura

castello carrarese


Dopo il successo della giornata di apertura di settembre, Il Comitato Mura di Padova e il FAI - Delegazione di Padova vi aspettano ancora una volta domenica 23 ottobre al Castello Carrarese per raccontarvene la storia e rivelarvene aspetti nascosti e angoli sconosciuti.

Se non l'avete mai visto, se l'avete visitato in fretta, se volete essere aggiornati sulle ultime scoperte, che nessuno vi ha ancora raccontato, ecco l'occasione giusta!

Era il marzo 2007, quando FAI e Comitato Mura hanno unito le loro forze per la prima apertura pubblica del castello, per le Giornate di Primavera FAI, cui molte altre ne sono seguite negli anni successivi. Grazie alle due organizzazioni, e alla preziosa collaborazione del Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile, sono ormai qualche migliaio i padovani, e non solo, che hanno potuto riscoprire un monumento dimenticato, dopo secoli di abbandono e di usi impropri, ultimo dei quali la trasformazione in carcere della parte più ampia, che lo aveva definitivamente cancellato dalla memoria civica.

In questi dieci anni sono proseguite le ricerche da parte delle Soprintendenze, che hanno confermato la straordinaria importanza di questa struttura, che troppi, anche fra persone di cultura, consideravano irrecuperabile, dunque da destinare a un qualsiasi uso, anche privato. A partire dalla scoperta, proprio nel 2007, degli affreschi della sala di Luigi il Grande d’Ungheria (per noi ancora e sempre “cella 77” del carcere, protagonista di quella prima visita, quando ancora nessuno sapeva che sotto l’intonnaco si nascondessero i più importanti affreschi del castello), le rivelazioni si sono succedute fino a riproporre il castello come una delle più ricche e sontuose residenze signorili di fine Trecento, in "competizione interna", vien da dire, con la reggia che i Carraresi già possedevano al centro della città. Grazie ai molti altri frammenti di decorazioni a fresco ritrovati in un gran numero di ambienti, assieme alle tracce dei famosi camini cilindrici carraresi, ma anche di impianti igienici d’avanguardia per l’epoca e un raffinato sistema di isolamento dei pavimenti per mantenerli asciutti e confortevoli.

Un autentico tesoro di storia e cultura di cui la città sta riacquistando sempre maggiore consapevolezza e il cui recupero, pur fra mille difficoltà, pare ormai avviato.


Domenica 23 ottobre

 

durata della visita 90 minuti circa

partenza gruppi

mattino h 10.00 / 10.25 / 10.50 / 11.15 / 11.40 / 12.05

pomeriggio h 14.25 / 14.50 / 15.15 / 15.40

(in caso di buona visibilità 16.05)

Accesso da piazza Castello

 

Non sono previste prenotazioni anticipate

Suddivisione in gruppi secondo l’ordine di presentazione all'ingresso, dalle h 9.45
Secondo disponibilità, sarà possibile scegliere l’orario per la visita

In considerazione della disponibilità di soli 250/275 ingressi,
si raccomanda di presentarsi per tempo

Ci scusiamo fin d’ora con quanti dovessero rimanere esclusi
Ulteriori visite sono previste in primavera

 

è gradito un contributo volontario libero di almeno 3 euro

si raccomanda l'uso di scarpe chiuse, meglio se con suola di gomma


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