rotonde_codalunga(12 luglio 2017) - La nuova rotonda che si sta realizzando ai piedi del cavalcavia Borgomagno, oltre a risolvere, si spera, cruciali problemi di traffico, si inserisce con sufficiente coerenza nell’ottica del futuro Parco delle Mura, riprendendo di fatto la proposta correttiva da noi avanzata a suo tempo per restituire un po’ di “spazio vitale” al torrione della Gatta, bastione simbolo della cinta cinquecentesca, sorto sul teatro dell’episodio cruciale dell’assedio del 1509.

Se poi si provvederà ad abbassare, anche di poco, il livello del prato attorno al torrione,

restituendogli un po’ dell’originaria imponenza, e ad allontanare da esso l’ingresso carraio del Liceo Marchesi, la cui recinzione oggi si aggancia al bastione, avremmo di che essere davvero soddisfatti (in attesa che l’edificio del Liceo venga infine abbattuto, come promesso a suo tempo dal sindaco Zanonato).

Soddisfatti dunque? Solo a metà...

Abbiamo già spiegato in dettaglio il nostro punto di vista riguardo alla risistemazione dell’intero viale Codalunga (articolo del 23 novembre 2015), ma per quanto riguarda le due successive rotonde, previste all’incrocio di via Trieste e di via Giotto, le nostre proposte sono state respinte, come testimonia la planimetria esposta presso il cantiere. Sia riguardo all’opportunità di ridare forma a piazza Mazzini, oggi ridotta a informe slargo, sia in vista della possibilità/necessità di rispettare la “presenza” della demolita porta Codalunga e del suo ponte cinquecentesco. Presenza apparentemente fantasmatica, ma in realtà molto concreta, dato che la porzione basamentale della porta si conserva ancora, appena sotto il livello stradale e, disegnando opportunamente una rotatoria oblunga, potrebbe essere riportata alla luce, con il ponte, o perlomeno segnata in superficie, assieme alle cortine che attraversavano il viale, permettendo di tornare a percepire la continuità della cinta muraria, che qui scompare alla vista.

Leggiamo sui giornali che il vicesindaco Arturo Lorenzoni intende riconsiderare la necessità delle due rotonde: speriamo possa essere l’occasione per affrontare l’argomento da una diversa angolazione. Auguriamoci soprattutto che non sia già troppo tardi!

Leggi l'articolo del 23 novembre 2015 sul medesimo argomento


A sinistra il progetto delle tre rotonde di viale Codalunga in fase esecutiva, come appare sul cartello di cantiere.

A destra il progetto alternativo di Adriano Verdi, presidente del Comitato Mura, per il tratto fra via Trieste e piazza Mazzini

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