2016-11-26_pulizia_Portello_prima-dopo_t(26 novembre 2016) - Eseguita nella mattinata di sabato 26 novembre da un gruppo di membri delle associazioni Comitato Mura di Padova e Progetto Portello, in accordo con il Settore Edilizia Pubblica, una pulizia degli spazi laterali di Porta Ognissanti al Portello.

Durante le operazioni sono stati raccolti rifiuti di vario genere (carta, sacchetti di plastica, bottiglie infrante, ecc., ecc.) e un’ingente quantità di foglie e polvere accumulatesi nel tempo.

Si è anche provveduto ad una pulizia dei due banner informativi realizzati dalle associazioni sulla storia  della struttura e la sua parte ipogea studiata e rilevata dal Gruppo Speleologico Padovano.

Inoltre, per la prima volta, i volontari di Progetto Portello hanno potuto prendersi cura del capitello posto accanto alla gradinata maggiore del cinquecentesco porto fluviale, noto come Santa Maria dei Barcaioli, ma in realtà dedicato a Sant’Antonio, anche in questo caso all’interno della piccola struttura sono stati raccolti cartoni, buste di plastica, bottiglie e perfino un sacco a pelo abbandonato.

Un’esperienza di cura di questi luoghi che le associazioni d’ora in poi intendono ripetere ad intervalli regolari, sempre in collaborazione e accordo con le amministrazioni pubbliche, per mantenere questi due luoghi simbolo del Portello nelle opportune condizioni di ordine e decoro.


Cenni storici

Porta Ognissanti o del Portello - E' una delle porte delle mura rinascimentali di Padova, attribuita all'architetto Guglielmo Grigis o dei Grigi detto Il Bergamasco. Realizzata nel 1518 e inaugurata il 12 giugno 1519, è la porta più sfarzosa e decorata della città con la facciata esterna interamente in pietrà d'Istria. Insieme alle antistanti gradinate del porto fluviale sul Piovego costituiva il luogo d'arrivo o partenza delle comunicazioni verso Venezia. Per maggiori info cliccare qui.

L'edicola di Santa Maria dei barcaroli - Realizzata nel 1790 dalla fraglia dei barcaroli portellati che curavano le navigazioni da e per la laguna. Il sacello è a pianta quadrangolare ,impreziosito da archi a pieno centro, con testine di angeli sulla chiave di volta e con colonne sormontate da capitelli ionici. Copre il doppio cornicione a dentelli una cupoletta alla cui sommità sono posti due putti in pietra bianca, Un burchiello scolpito a rilievo conferma l'originalità della piccola cappella.

 

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Gli articoli apparsi su Il Mattino di Padova del 27 novembre 2016 e del 1 dicembre 2016
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