(21 settembre 2016) - Finalmente il Museo Multimediale delle Mura è una realtà. Una realtà per ora effimera, perché resterà aperto solo per pochi giorni (ma più del previsto, fino al 2 ottobre), ma comunque concreta e offerta al giudizio di chi potrà decidere se sia giusto che abbia avere un futuro: l’Amministrazione comunale, naturalmente, ma prima ancora i visitatori, padovani e non, che avranno modo di vederlo.

Ci abbiamo lavorato per lunghi mesi, prima con gli studenti del Liceo Artistico Modigliani, per familiarizzarli con un monumento complesso e “difficile” come le mura e raccoglierne poi stimoli, suggestioni e idee, compresa quella, importante, per il logo: un "marchio" che coglie l’iconicità del tracciato delle mura, che  ancor oggi identifica la città di Padova.
Poi con Rosin355, per costruire l’app MMM Padova, uno strumento ancora in fase evolutiva, che potrà giocare un ruolo importante per la diffusione della conoscenza delle mura anche oltre la durata del Museo, mentre il CIRGEO, Centro di Ricerca di Geomatica dell'Università di Padova realizzava i rilievi con il laserscanner dei due siti scelti per la sperimentazione, porta Savonarola e il bastione Impossibile, per ricavarne modelli tridimensionali di grande precisione e anche di notevole fascino formale.

Infine, negli ultimi mesi, con Tam Teatromusica, che ha costruito intorno ai testi e al canovaccio elaborati dal Comitato Mura le due complesse installazioni video, nelle quali sono confluiti iconografia storica, modelli 3D, immagini ed elaborazioni visive originali, con una attore a dare vita ai personaggi coinvolti nella storia della porta, del bastione e delle mura in generale, dalle origini ai nostri giorni.
Installazioni che sfruttano le nude pareti degli ambienti, quasi senza schermi, per consegnarle libere da ingombri agli occhi del visitatore alla fine della narrazione. Come se fossero idealmente le mura stesse a raccontarsi.

Un’esperienza diversa, estrema nella sua rinuncia ad ogni orpello materiale, pannello esplicativo o altro, per far leva solo sull’attenzione del pubblico, per instillargli la curiosità di saperne di più, una volta scoperto quanto si nasconda dentro quelle nude pietre.

Un fascicolo, edito a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune, in distribuzione gratuita ai visitatori (scaricalo in pdf), raccoglie intenzioni, idee, metodi di lavoro e possibili futuri sviluppi di questo museo immateriale, che vuole essere un proposta concreta per il futuro, culturale, ma anche turistico, delle mura e della città.

Il progetto è stato reso possibile dal sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nell'ambito del bando Cuturalmente 2015.

 

Alcune immagini dell'inaugurazione, il 16 settembre, alla presenza del consigliere comunale Nicolò Calore, in rappresentanza dell'Assessore alla Cultura Matteo Cavatton, trattenuto da altri impegni, ma presente la mattina all'anteprima per la stampa

 

Il servizio andato in onda nel TG Padova di Rete Veneta il 16 settembre

{youtube width="530" height="298"}ak-yOgwtkjA{/youtube}

 

Qualche immagine "rubata" all'interno di Porta Savonarola e del bastione Impossibile