le mura disvelate cop

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(12 settembre 2012) - Non amiamo i toni trionfalistici, chi ci segue lo sa bene, ma bisognerà pur dire che Le mura disvelate, la giornata interamente dedicata alle mura svoltasi domenica 9 settembre (vai alla pagina del programma), ha avuto un successo che francamente neppure noi del Comitato Mura, che l'abbiamo ideata con l'Assessorato alla Cultura e con il TAM Teatromusica, ci aspettavamo.
I numeri parlano chiaro: mille e cento presenze alle varie tappe di questa originale maratona, fra musica, racconto, in italiano antico e moderno (e un pochino anche in latino), a volte con immagini, nelle casematte o sulle piattaforme dei bastioni o nella corte del castello, e visite guidate e ancora musica e parole per il gran finale.
Considerato che alla visita agli ambienti ipogei del bastione Pontecorvo, con la guida del Gruppo Speleologico CAI, hanno partecipato ben 320 visitatori in quasi cinque ore, si può ragionevolmente stimare che le persone diverse che durante l'arco della giornata hanno partecipato ad almeno uno degli appuntamenti siano state fra cinque e seicento.
Molti sono riusciti a seguirli tutti, i sette appuntamenti, molto diversi l'uno dall'altro, che hanno dimostrato come, con un po' di fantasia, senza mai cadere nel banale, anzi, mantenendo sempre alto il profilo culturale e rispettando gli antichi spazi, sia possibile interessare e anche divertire un pubblico quanto mai vario, fatto di persone già interessate alle mura come di curiosi che mettevano piede per la prima volta in un bastione, o magari si accorgevano per la prima volta che le mura non sono solo quattro muri decrepiti. Adulti, anziani, bambini, famiglie intere, molti giovani e perfino qualche turista straniero.

torrione Pontecorvo

Tanti, a fine giornata ci hanno ringraziato (noi, tutti i volontari, gli attori, gli speleologi e i musicisti) per aver fatto loro passare "una giornata diversa e coinvolgente", per averli "emozionati", per avergli rivelato aspetti della loro città di cui non avevano idea.
Era proprio quello che volevamo: emozionare e coinvolgere, perché le mura tornassero almeno un giorno a vivere.
I pochi problemi che ci sono stati sono stati dovuti proprio… all'eccessivo successo della manifestazione: al torrione Pontecorvo non è stato facile gestire la lunga coda che si è subito formata, nonostante la suddivisione in gruppi e l'assegnazione di un orario approssimativo. Ma la pazienza dei volontari e dei visitatori ha fatto sì che tutti alla fine potessero godere quei dieci minuti dentro la "pancia" del bastione, al buio, con il caschetto, come in una grotta, ma nel centro storico di Padova!
Quegli ambienti erano infatti visibili per la prima volta dopo molti anni, grazie ad una nuova scala installata per l'occasione.

torrione Santa Giustina

Nel frattempo, accanto al vicino torrione Santa Giustina, lungo i contrafforti delle mura, il quintetto della Civica Orchestra di fiati intonava la sua Fanfara per il Parco delle Mura, invocazione in musica perché il Parco diventi realtà, come abbiamo voluto scherzosamente intitolare il breve concerto che apriva ufficialmente la manifestazione, ripetuto due volte per permettere a chi aveva scelto la visita speleologica di non perderlo.

casamatta Santa Giustina

Nella successiva visita guidata alla casamatta del torrione, restaurata ma ben poco visitata (resa accessibile, è bene ricordarlo, da un discutibile intervento di "restauro creativo" di qualche anno fa, che ne ha alterato la via di accesso) i visitatori erano accolti, un po' a sorpresa, da due attori che leggevano una lunga missiva di Guidobaldo d'Urbino, governatore generale dell'esercito veneziano nel 1547, in cui elencava tutte le necessità di una buona guarnigione militare. Era il primo di una serie di interventi di due giovani attori del laboratorio Oikos che sono stati la rivelazione della giornata e hanno in qualche modo dato un alito di vita a quei luoghi che noi, nel ruolo di guide, potevamo solo descrivere.
Le operazioni riprendevano il pomeriggio al Castello carrarese, dove i personaggi incaricati dell'accoglienza erano i cronisti Gatari, che riferivano della ristrutturazione del castello da parte di Francesco il Vecchio da Carrara, e Rolandino, che narrava la triste parabola dell'architetto che disegnò con zelo ed entusiasmo le orride prigioni del castello di Ezzelino e poi vi finì i suoi giorni fra atroci sofferenze…

torrione Impossibile

Una corsa veloce verso porta San Giovanni, dove un video illustrava le porte di Padova, per infilarsi nella galleria del bastione Impossibile, dove si narravano con dovizia di immagini duemila anni di mura padovane (si partiva da quelle romane…), cercando di far comprendere come, per secoli, le mura siano state forma e immagine della città e che meritano dunque un po' più di attenzione.
Seguiva la visita all'interno di porta Savonarola e del baluardo Moro II, altri luoghi praticamente sconosciuti alla maggior parte dei padovani.

torrione della Gatta

Poi al torrione della Gatta dove, al posto del cinema all'aperto, gli attori di Oikos davano voce alla narrazione dell'assedio di Padova con le parole dei contemporanei, sulla traccia del poemetto di Bartolomeo Cordo La obsidione di Padua, integrato da lettere e racconti di testimoni diretti.
Un doveroso brindisi alla gatta, il cui riluttante eroismo era ricordato nel racconto, si trasformava in un grande e caloroso abbraccio fra pubblico, attori, guide e volontari, che dava finalmente voce e sfogo all'entusiasmo che la giornata aveva suscitato in tutti, organizzatori o fruitori che fossero.
E poi tutti di corsa (i più saltando la cena…) al parco Venturini-Natale dove Titino Carrara, Giorgia Antonelli e i Calicanto, presente l'autore del testo Paolo Malvinni, accanto al torrione Venier, con l'acqua del Piovego a due passi e sotto l'occhio altero ma fors'anche divertito del leone di San Marco, narravano con parole, canti e musiche la magnifica intrapresa dei veneziani che nel 1439 portarono le loro Galeas par montes dall'Adige al lago di Garda. Uno spettacolo emozionante, reso magico dall'ambientazione perfetta.

concerto Calicantovademecum mura

Una giornata indimenticabile, illuminata per di più da un caldo sole, della quale è giusto ringraziare l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio, che ce l'ha proposta e l'ha resa possibile. Così come va ringraziato per aver voluto anche il piccolo vademecum delle mura, la cui distribuzione è iniziata proprio domenica e che sarà presto possibile trovare nelle biblioteche e nei centri culturali della città e della provincia. Aiuterà anch'esso ad ampliare la consapevolezza dell'importanza e delle potenzialità delle mura come risorsa per la città.
Un grazie anche a chi ha dato una mano a noi e agli amici del TAM Teatromusica per il successo dell'impresa: il Gruppo Speleologico CAI innanzitutto, e poi il FAI, l'associazione XeArte, il Centro Universitario Cinematografico e infine… il pubblico!

(Altre foto e filmati verranno aggiunti alla pagina nei prossimi giorni)

 

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