2016-11-03_mattino_degrado_ex_madonna_di_lourdes_alicorno_t(4 novembre 2016) - La notizia di questi giorni (vedere estratti dai quotidiani locali in basso) sul degrado e l'utilizzo come rifugio per sbandati dei locali della ex scuola Madonna di Lourdes ci offre l'occasione per ritornare a parlare della porzione più meridionale delle mura rinascimentali che ha il suo fulcro nel torrione Alicorno a nord del quale si trovano gli edifici in questione.

Per la struttura, nata come bagno pubblico gestito dalla Rari Nantes all'inizio del Novecento, come già dicemmo nell'aprile del 2015 quando il plesso scolastico stava per essere dismesso, qualsiasi ragionamento sul futuro dovrà essere fatto considerando la sua posizione a pochi metri dal torrione e dalla cortina rettilinea e il suo rapporto con le acque del fiume che costituirono la motivazione della sua nascita.

alicorno_aerea_tOgni decisione circa il destino materiale dell'edificio, dall'alleggerimento con riduzione di un piano e recupero dell'originaria leggerezza fino all'eliminazione della struttura, deve essere frutto di un pensiero non casuale e dettato dalle contingenze, ma coerente e integrato con gli obiettivi di recupero, gestione e valorizzazione del Parco delle Mura e delle Acque che proprio nel tratto adiacente al torrione Alicorno, dalla zona della Saracinesca fino a piazzale Santa Croce può cominciare a diventare realtà con pochi interventi. Fondamentale è non vi vengano insediate funzioni che chiudano l'area, bensì attività di servizio al futuro parco quali per esempio approdi fluviali e punto di ristoro. Già solo la riapertura, con pochi interventi di ripristino funzionale, del Giardino dell'Alicorno che si sviluppa sopra alle cortine murarie e al torrione omonimo permetterebbe di avere un percorso ciclo-pedonale di 1,2 km sopra alle mura. Un sito che comprende gli ambienti interni del torrione già ben restaurati e che potrebbe arricchirsi con il recupero delle casematte poste lungo le cortine. A sud del torrione una vasta area è già oggi il Parco intitolato a Margherita Hack che può essere connesso, tramite la rimozione di alcune recinzioni e un'opportuna sistemazione dei livelli del terreno, con l'area esterna del torrione permettendone una vista ravvicinata e svelando alla città uno dei più affascinanti tratti del sistema bastionato. Un'area in cui scorre, parzialmente coperto, ma facilmente liberabile, il canale Alicorno. Una zona che sarebbe quindi accessibile da piazzale Santa Croce e che con un percorso continuo potrebbe condurre lungo l'argine fino al ponte dei Cavai offrendo nuove aree verdi alla città e nuove possibilità di integrazione tra la navigazione fluviale e le strutture fortificate di Padova.

Comitato Mura di Padova


Estratti da Il Gazzettino di Padova e il Mattino di Padova del 1 e 2 novembre 2016

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galleria fotografica (cliccare per ingrandire)

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