
All'inaugurazione del cantiere c'era anche una nutrita rappresentativa del Comitato Mura, non soltanto perché si trattava di un appuntamento che attendevamo da sempre, ma anche perché, per una coincidenza fortuita, ma opportunamente simbolica, l'autore del progetto, che dirigerà anche i lavori, è uno dei fondatori e membri storici dell'associazione, Adriano Verdi.
Recupero, dicevamo, prima ancora che restauro: e proprio di questo si tratta, nel caso del tratto di via Giotto, fra Porte Contarine e viale Codalunga. Un tratto in cui le mura si vedono dal Tronco maestro, per un tratto, ma non dalla via, che pure corre "sulle" mura, all'insaputa dei più... Il progetto di Verdi punta a renderle percepibili, facendole "riapparire" sotto i piedi di chi percorrerà la via a piedi. Stesso trattamento per porta Codalunga, demolita nel 1925, che "riapparirà" anch'essa, perlomeno nel suo perimetro, che verrà segnato a terra, come pure il ponte, ancora ben conservato sotto il livello stradale, come le indagini archeologiche di fine 2017 hanno confermato. A "ricostruire" la porta nel suo volume, sia pure virtualmente, provvederà poi il museo multimediale, che a primavera comincerà ad "abitare" stabilmente le mura, aiutando a vederle, conoscerle, capirle.
Intanto, nei prossimi mesi apriranno, in rapida successione, gli altri otto cantieri, che troverete elencati negli articoli dei giornali e di cui vi daremo notizia di volta in volta.
Qui sotto, le pagine dedicate all'apertura dei lavori sui giornali locali