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Il FAI - Fondo Ambiente Italiano - in partnership con Intesa San Paolo, promuove anche quest'anno il censimento nazionale de "I Luoghi del cuore" che dà modo ai cittadini di segnalare i luoghi a loro particolarmente cari e importanti, che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future.

La campagna si svolgerà dal 23 maggio al 31 ottobre 2012 e come sempre i luoghi più amati, quindi più votati, potranno essere restaurati grazie a un finanziamento messo a disposizione da Intesa San Paolo.
Sulla base dell'esperienza delle precedenti edizioni, la Delagazione di Padova del FAI ha pensato di attivare una grande raccolta firme per raggiungere i primi posti della classifica con un bene che sia fortemente simbolico nonché espressivo dell’identità più profonda della nostra città.
Come monumento più adatto allo scopo è stato così individuato il Castello Carrarese.
L'Amministrazione Comunale intende dare un forte sostegno per raggiungere il risultato desiderato in collaborazione con le Associazioni cittadine.

Il COMITATO MURA condivide e sostiene con forza l'obiettivo, pertanto invita soci e simpatizzanti a partecipare alla conferenza di presentazione della campagna raccolta firme

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"Salva il Castello" -

 

la tua firma per restaurare gli affreschi della “Sala del Velario”

venerdì 25 maggio 2012  -  ore 21.00 - Palazzo della Ragione


In occasione della conferenza verrà presentato "Il Castello imprigionato" – docu-film prodotto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con l'Associazione Castello Carrarese.

Guarda il trailer su YouTube

“Il Castello imprigionato” - regia: Michele Angrisani - Direttore della fotografia: Michele Parisi - Conduzione giornalistica: Antonella Benanzato - Soggetto: Andrea Colasio - Musica: Dimitri Tormene - Organizzazione generale: Mirco Muffato - Fotografia di scena: Claudia Vanni - Produzione esecutiva: Videolab - Padova Il Castello dei Carraresi “imprigionato nel carcere penitenziari di Piazza Castello. Un pezzo di storia padovana raccontato attraverso ritratti di lavoratori, ex guardie penitenziarie, artisti e semplici cittadini. Un viaggio nella memoria dove ogni singola testimonianza diventa un frammento del racconto di un’intera città.