confronto_recupero_mura_e__prandina_t(17 luglio 2014) - Da più parti, nell'ultimo periodo, giungono inviti al recupero delle vaste superfici della caserma Prandina.

Alcuni vedrebbero bene un parcheggio, altri un parco urbano, altri ancora ritengono che le due cose possano coesistere, visto l'ampio spazio.

La nostra associazione vuole invece portare all'attenzione un aspetto di quell'area finora del tutto assente nel dibattito pubblico. Via Orsini, che costituisce il confine occidentale della caserma, corre a ridosso del lato interno delle mura cinquecentesche per circa 400 metri. Tale posizione è frutto della rimozione dell'ampia fascia di terrapieno che si trovava all'interno della cortina muraria. Qualunque progetto riguardante l'area dovrebbe comprendere lo spostamento della via nella sua collocazione originale (la via di circonvallazione interna alle mura) che ancora esiste e costituisce il viale interno dell'ex area militare. Gli edifici dell'estremità ovest della caserma non presentano un valore storico rilevante e possono essere eliminati senza timore. In tale modo si renderebbe più sicuro il transito delle auto che oggi avviene in un pericoloso (più volte luogo di incidenti) passaggio, schiacciato tra gli edifici della caserma e il fronte interno delle mura. Questo consentirebbe soprattutto di recuperare una lunga superficie a ridosso della muraglia collegando l'area verde del bastione Savonarola (accessibile, ma decisamente negletta) con quella del bastione San Prosdocimo (chiusa al pubblico) andando quindi a costituire un elemento del sempre annunciato, ma mai concretamente avviato Parco delle Mura.

 

Ass. "Comitato Mura di Padova"

 

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