(22 settembre 2011) - Non lo avevamo annunciato, né ai soci, né su questo sito, perché trattandosi della manifestazione di un partito politico non volevamo che potesse apparie come una proposta politica da parte nostra.
D'altra parte abbiamo volentieri accettato l'invito a partecipare, visto che le mura, e il futuro Parco delle Mura, erano al centro della Festa del PD di quest'anno (e anche del manifesto che la promuoveva). La festa si teneva infatti proprio in quello che diventerà, almeno nelle intenzioni e grazie alla dismissione del tratto di via Paolo Sarpi fra i bastioni Moro I e II, la prima e una delle aree più vaste e importanti del Parco: che dovrà naturalmente abbracciare con un progetto organico, da attuare poi per stralci, l'intero perimetro della mura, come ha affermato lo stesso Piero Ruzzante nella serata dedicata all'argomento. Qui in particolare sarà forse possibile, e ce lo auguriamo davvero, ricreare anche la fossa con la sua estensione e la sua altimetria originarie. Ci è parso opportuno esserci, a questa festa collocata nel Parco delle Mura, sia per sostenerne la causa, sia per dar modo ai cittadini, e anche a quei politici che sono al momento alla guida della città, di conoscere meglio l'argomento, sul quale è facile prevedere, assieme a un giusto e sincero interesse, anche una vasta gamma di possibili equivoci, fraintendimenti ed errori che bisognerà cercare in ogni modo di evitare.
Per questo abbiamo superato lo scoglio della nostra apoliticità, affermata con forza nello statuto, e abbiamo preferito essere presenti, per avere voce nel dibattito.  E voce ci è stata data, rispettando la nostra indipendenza, sia nella cerimonia di apertura, sia nella serata di giovedì 8, quando il nostro presidente Vittorio Dal Piaz ha avuto modo di illustrare il nostro punto di vista di antichi promotori dell'idea del parco continuo lungo tutta la cinta muraria, con lo studio del 1986, e più in generale di forza di salvaguardia e promozione della conoscenza del più grande monumento, per dimensioni, della nostra città. Gli assessori Andrea Colasio e Andrea Micalizzi hanno poi confermato le buone intenzioni dell'attuale giunta di attuare finalmente una vera valorizzazione, anche turistica, delle mura, con la creazione del parco, ma anche con interventi "minori", per esempio studiando la possibilità di predisporre pannelli illustrativi sul tipo di quelli già felicemente sperimentati per la Padova carrarese.
Nel gazebo dell'associazione esponevamo alcune tavole dello studio del 1986 e alcuni pannelli della mostra sull'assedio del 1509. Ogni sera venivano proiettati una serie di powerpoint fra i tanti che l'associazione ha elaborato nel corso del tempo, alcuni dei quali sono stati presentati "dal vivo" da Adriano Verdi.
Sabato 10 Fabio Bordignon e Vittorio Dal Piaz hanno poi condotto una visita guidata ai bastioni Moro II e Impossibile.
L'interesse è stato notevole. Siamo convinti che stia crescendo la consapevolezza, innanzitutto dell'esistenza (cosa niente affatto scontata), e poi dell'importanza delle mura per la città, che ne potrà ricavare grande beneficio diretto per i suoi abitanti, con la creazione del parco e con la messa in moto di attività culturali e ricreative ad esse, e ad esso, legate, ma anche indirettamente, con una opportuna valorizzazione turistica, che può utilmente andare ad aggiungersi ai punti di attrazione più consolidati.
Pensiamo, con la nostra presenza a una manifestazione alla quale hanno partecipato, nei dodici giorni di durata, alcune migliaia di cittadini, di aver dato un piccolo contributo a questa nuova consapevolezza.
Il lavoro da fare è ancora molto, moltissimo e noi non siamo che una piccola associazione, ma ci conforta che la principale forza politica che guida questa città abbia riconosciuto il nostro ruolo offrendoci spazio e voce. Se anche altri lo faranno, non ci tireremo indietro.