L'assedio di Padova del 1509 costituisce il punto d'inizio delle vicende che nel successivo mezzo secolo portano alla costruzione della cinta bastionata di Padova. Esso è quindi l'evento che rende evidente alla Repubblica Serenissima la necessità dell'integrale rinnovamento del suo sistema difensivo nell'entroterra.

Nei mesi precedenti l'assedio vero e proprio, attraverso l'approntamento di un colossale piano di trasformazione della cinta medievale carrarese, per resistere alle nuove tecniche d'assedio basate sull'artiglieria, vengono prese decisioni e intrapresi lavori che hanno avuto ricadute fondamentali sul territorio dentro e fuori Padova. In molti casi, questi lavori di emergenza vengono poi consolidati nella cinta muraria definitiva.

In questa pagina si riporta la cronologia dei principali eventi direttamente connessi con l'assedio di Padova nel 1509 che fu uno degli eventi cardine della guerra scatenata da un vasto fronte di stati italiani ed europei, noto come "Lega di Cambrai", contro Venezia. Per una cronologia completa vi rimandiamo a Il leone, l'aquila e la gatta di Angiolo Lenci e ad altre pubblicazioni sull'argomento (vedi Letture consigliate alla pagina introduttiva sull'assedio).


17 luglio 1509
I veneziani riconquistano Padova, vi è un feroce regolamento di conti. La città viene pesantemente saccheggiata.
Vi partecipano attivamente i nobili veneziani, con il dente avvelenato contro la nobiltà di campagna, ed i fidatissi 'Arsenaloti' (le maestranze dell'Arsenale occupate nelle costruzioni navali). Il loro contributo sarà determinante nell'edificazione di una prima cinta muraria, modificando le difese trecentesche. Le vecchie mura vengono abbassate e rinforzate posteriormente con impalcature lignee e terrapieni, all'interno viene creato un profondo fossato con trappole contro eventuali sfondamenti nemici, si costruisce un ulteriore terrapieno interno, sorretto da impalcature lignee. Fuori città si realizza il "guasto" consistente nello spianamento di qualunque edificio o alberatura per circa un miglio di distanza in modo da non offrire luoghi di riparo agli assedianti.

28 luglio 1509 Si lavora disperatamente per adattare la  cinta muraria di Padova. E' un impegno colossale, migliaia di uomini (anche nobili...) al lavoro ininterrottamente per modificare una fortificazione medievale e renderla resistente alle nascenti artiglierie. In questo periodo si approntano strutture provvisorie che però avranno importanti ripercussioni sulla forma definitiva della cinta.

9 agosto 1509 L'Imperatore Massimiliano I entra a Camposampiero lasciata indifesa.

10 agosto 1509 L'esercito imperiale a Pontevigodarzere

13 agosto 1509 Gli imperiali sono a Limena, distruggono il castello veneziano a guardia dello snodo fluviale della Brentella. Conquistano pure i ponti ed i guadi tra Curtarolo, Campo San Martino e Piazzola.

20 agosto 1509 L'imponente esercito imperiale è al Bassanello alle porte di Padova, si prepara l'assedio. A Limena si tenta di deviare il corso della Brentella e del Brenta per non far arrivare l'acqua attorno alla città e alle mura.

22 agosto 1509 E' il giorno del terribile sacco di Este. L'imperatore Massimiliano è a Tencarola.

24 agosto 1509 Scontri a Montagnana, Bovolenta e Santa Croce. Bruciato il ponte di San Nicolò sulla "Brenta Vecchia"

25 agosto 1509 Parte dell'esercito imperiale si sposta ad Abano e sotto Monselice.

27 agosto 1509 Si combatte a Montagnana, a Bovolenta (importante snodo fluviale) e ad Abano. Gli imperiali conquistano Monselice. Montagnana tradisce, per denari (si vociferano 3000 ducati), e si consegna.  Truppe veneziane distruggono il ponte di Graizi.

28 agosto 1509 I veneziani riconquistano l'importante nodo fluviale di Longare, da dove il Bacchiglione porta le acque verso la città di Padova. S'impegnano pesantemente e rioccupano l'altro strategico nodo fluviale di Limena.

30 agosto 1509 Si tenta la riconquista anche di Bovolenta, anch'essa strategica, ma la manovra non riesce del tutto e si procede incendiando il castello. Imperiali a San Nicolò e Terranegra.

31 agosto 1509 L'Imperatore Massimiliano è al Bassanello e personalmente controlla la situazione del delicatissimo (per Padova) nodo fluviale e le mura ancora fresche di malta.

3 settembre 1509 Piazzata l'artiglieria iniziano i primi tiri di bombarda alla volta dei bastioni di Santa Croce e Pontecorvo. I condottieri dell'esercito veneto giurano a Santa Giustina.
Le bombarde di Massimiliano (fatte arrivare dall'Austria non senza intoppi e ritardi che incideranno non poco nell'insuccesso finale) erano spaventose, sparavano 'palle' di pietra anche di oltre 60 cm. di diametro. Il botto veniva udito perfino in città a Venezia (circa 40 km. da Padova) con effetti psicologici non di poco conto. Ogni bombarda richiedeva laboriosissime operazioni di caricamento e riusciva a 'sbottare' non più di tre o quattro volte al giorno.

6 settembre 1509 Sortita di stradiotti ai danni delle truppe imperiali tra Padova e Vicenza e cattura di un prezioso convoglio di rifornimenti.

7 settembre 1509 A Padova la situazione è grave. A Venezia vi è la mobilitazione generale di tutti i nobili abili, i non abili provvederanno con larghissime elergizioni monetarie, per la difesa di Padova.

10 settembre 1509 E' la volta dei francesi che occupano Monselice. Scontro di Roncajette tra francesi contro il Bigolino appoggiato dai contadini.

13 settembre 1509 Massimiliano I è a Bovolenta e fa il punto con i generali del suo schieramento.

14 settembre 1509 Paure veneziane di un attacco imperiale a Lizafusina e verso la laguna.

15 settembre 1509 I francesi devono impegnarsi tenacemente per tenere a bada le rivolte contadine a Camposampiero.

16 settembre 1509 Inizio dell'assedio di Padova. Gli imperiali iniziano il dispiegamento tra Porciglia e Codalunga. Primi bombardamenti verso la città.

20 settembre 1509 Primo, infruttuoso, assalto imperiale al 'Bastione della Gatta' (attuale viale Codalunga), simbolo della difesa padovana.

24 settembre 1509 Infuria il terribile bombardamento di Padova, ma le mura sembrano ben resistere.

26 settembre 1509 Gli imperiali tentano, invano, nuovi assalti alla città.

29 settembre 1509 Si ritenta un nuovo assalto al Bastione della Gatta. L'Imperatore Massimiliano giudica la città imprendibile e rinuncia all'assedio per agire, in altro modo, nella terraferma veneta.

1 ottobre 1509 Inizio della ritirata imperiale. I tedeschi si dirigono verso Vicenza e i ferraresi a Bovolenta.

5 ottobre 1509 Gli imperiali si ritirano da Padova e muovono verso Vicenza con l'intenzione di farne il caposaldo strategico.

9 ottobre 1509 Ripresa Limena, viene riaperto il flusso d'acqua sulla Brentella e, a Padova, ritorna l'acqua nei canali risolvendo la disastrosa situazione igenica.