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vista aerea_portello(28 giugno 2011) - L'intervento di restauro a Porta Ognissanti che il Comune ha di recente annunciato, è finalizzato a porre rimedio ad uno stato di degrado del suo interno, causato da carenza di manutenzione e da ripetute azioni vandaliche.
Quest'ultime sarebbero drasticamente ridotte se la ventilata ricollocazione dei portoni fosse finalizzata ad una loro chiusura notturna, operazione drastica, ma verosimilmente poco gestibile. Oltre ad un modesto intervento di messa in sicurezza al piano superiore, finalmente liberato dalla cabina elettrica, è prevista in particolare una nuova pavimentazione delle due ali laterali al passaggio centrale, oggi chiuse da reti provvisorie, che saranno sostituite da cancellate. Queste inferriate, a nostro vedere, dovrebbero essere concepite non come "chiusura" definitiva, ma come un accesso controllato ai due spazi, corredati con pannelli illustranti la storia della porta, delle mura e del Portello, in occasione di visite guidate o di altre iniziative culturali. Ma il vero "restauro" della porta -questo prossimo va considerato un primo e doveroso stralcio- passa attraverso la pedonalizzazione della piazza, secondo la viabilità già ipotizzata dall'Amministrazione. La porta, per essere maggiormente protetta, deve ritornare protagonista di uno spazio urbano non condizionato dal traffico, ove la sua architettura riacquisti il ruolo che merita. Inoltre è necessario prendere in esame il ritorno alle quote originali della porta, già modificate nel Settecento con la costruzione in muratura del ponte e, in tempi moderni, con le asfaltature stradali all'interno della città e la posa in opera di sottoservizi, che hanno occultato porzioni significative dell'intero complesso monumentale.
Questa infine è la nostra proposta: sperimentiamo, in occasione dell'inizio del cantiere a Porta Ognissanti, la soluzione viabilistica, anche parziale, come prospettata dal Comune, saremo così in grado di verificarne la fattibilità, ponendo la base di un futuro progetto integrato che possa prevedere l'abbassamento stradale necessario e la conseguente valorizzazione della porta.
Se quest'ultima, da semplice punto di transito, ritornerà a rappresentare il simbolo del quartiere, scenario di attività di aggregazione sociale e culturale, la sua tutela sarà maggiormente garantita.

 

Arch. Vittorio Dal Piaz
Presidente Ass. Comitato Mura di Padova

 

L'intervento è stato inviato alla stampa cittadina